Proseguendo la  serie di interviste alle persone che rivestono ruoli definiti nel Club e’ oggi il turno del nostro consigliere e tesoriere “storico”  : Sandro Radaelli.

Sandro, e’ forse errato definirti la memoria storica del Club, oltre che tesoriere del medesimo?

Non sbagli. Sono iscritto dall’anno di fondazione,il 1966. Ho vissuto in prima persona quindi la fondazione e la sucessiva rinascita del club, il piu’ antico della provincia ed ininterrottamente affilliato alla casa madre del Cemtro coordinamento.record di cui vado fiero da Mapellese.

Parlaci quindi dei tuoi ricord relativi agli albori del Club

Inizialmente eravamo pochi iscritti, tutti assai giovani. Poi, poco a poco, il club e’ andato a ritagliarsi il suo spazio nella realta’ mapellese e dei paesi limitrofi. Rammento che nei primi anni anni ci si trovava nella sede di allora per parlare delle partite dell’Atalanta. Le fonti limitate erano  i resoconti dei giornali e le poche immagini di calcio giocato che la Tv di stato diffondeva. Ricordo i viaggi a Bergamo per andare alla partita, auto affollate, treno , ma anche ……pedalare con una bicicletta!

Parlami del tuo ruolo nel Club

Sono da anni il tesoriere, ora affiancato da altro giovane consigliere. Ma il mio ruolo e’ piu’ ampio: sono di fatto anche segretario, trait d’union con il Centro di Coordinamento a Bergamo e con gli altri clubs della zona. Mi occupo anche dell’organizzazione degli eventi del club, nonche’ del tesseramento.

Quali i rapporti con il Centro Coordinamento dei Clubs Amici?

Ho visto questa realta’crescere dagli inizi, evolverversi e diventare il riferimnto per noi operatori sul territorio.

Sei abbonato?

Si, ormai da molti anni. Durante l’anno inoltre partecipo a molte trasferte con amici ed iscritti al club. Mi son recato  a Lione e spesso a Reggio Emilia per la bellissima avventura europea.

Quindi avrai sicuramente titolo per dire quale e’ stato il tuo piu’ bel momento al seguito dealla Dea?

Da giovane ,oserei dire, ogni partita, con l’estusiamo di quegli anni. Tutte le volte che ho visto la Dea vincere aS.Siro e’ stata per me un’emozione particolare, c’ero anche il giorno della vittorai della Coppa Italia nel giugno 1963.

E come club, quale il momento che ricordi con piu’ piacere?

Sono molti in verita’. In partcolare tutte le gite con viaggio turistico ed annessa partita che il club ha vissuto anni fa’: a Perugia, a Siena (con visita alla tomba di Chicco Pisani) , nella penisola sorrentina, in Sicilia………….

Andiamo più sul…tecnico, quale il giocatore che che ami di più?

Ricordo con affetto Chicco Nova (ndr.:centravanti potente e tecnico di origine bresciana degli anni sessanta), ma nel mio cuore ci sono anche Stromberg e Carrera,oltre a Chicco.

Sono curioso, come si viveva la partita negli anni sessanta?

Ci si recava allo stadio con la massima tranquillita’, era una vera festa. E gia’ allora portavamo i primi tamburi, trombette e bandiere. Era un calcio piu’ naif, come il tifare. Ma genuino e spensierato.

E’ stato un piacere far due chiacchere con te, e lasciami dire, a nome di tutti i consiglieri, presenti e passati un grazie per il tuo (come quello di ognuno) inestimabile contributo.

Sandro Radaelli, un pilastro del nostro sodalizio, un “giovane” esperto amante della DEA che si emoziona e CI emoziona ad ogni partita, ad ogni trasferta.

Grazie Sandro!!

Agliati Maurizio e Comelli Carlo Alberto