Cominciamo oggi una serie di interviste sul cosa voglia dire essere Atalantino.

Non sonderemo il pensiero degli eroi pallonari, ma quello di chi “opera sul campo” per trasmettere il germe dell’atalantinita’, partendo dai Presidenti.

Doverosa partenza con il Presidente (neo-rieletto all’unanimita’) del Club Amici mapellese, Domenico Remondini.

– Presidente, cosa ti spinse ad impegnarti attivamente nel Club?

“Debbo confessare che inizialmente fu’ una scommessa. Poi, divenne una sfida per rappresentare al meglio il territorio. Ora e’ un’impegno per dare continuta’ all’ultra-cinquantennale storia del club di Mapello.”

– Da chi ha i”imparato il mestiere”?

“La passione mi e’ stata trasmessa da mio padre. Entrato a far parte del Consiglio Direttivo ho avuto un abile maestro nella persona del Presidente Onorario Michelangelo Locatelli, vero “deus ex machina” dell’istituzione. Ma ho imparato molto anche dai consiglieri anziani, memorie storiche del Club, nonche’ perni e braccia operative dell’organizzazione”

– Quali sono i rapporti con l’ ATALANTA BERGAMASCA calcio?

“Son cambiati negli anni. Come Club abbiamo scelto di festeggiare ogni cinque anni con la cena sociale istuzionale, anche per nn concorrerre alla moltiplicazione di eventi similari,  ma negli ultimi anni abbiamo organizzato dibatti pubblici ed eventi, per cui giocoforza i contatti con la societa’ si sono intensificati. Quest’anno, anche a causa dei molteplici impegni sportivi della prima squadra ci siamo dati un periodo di pausa”

– Quali i rapporti con il Centro Coordinamento dei Clubs Amici?

“Sono un necessario punto di riferimento per l’organizzazione di trasferte ed eventi. I rapporti sono ottimi e riscontro molto disponibilita’ e competenza da parte loro. ”

– Le prossime iniziative del Club?

” Stiamo organizzando la trasferta per la gara di Aprile a Ferrara con la Spal di cui presto forniremo il programma. Se sara’ possibile abbiamo intenzione di organizzare in Primavera un nuovo evento a tema, sulla falsariga di quelli che ci hanno impegnato a fondo, ma regalato tante soddisfazioni, negli ultimi anni.

Da ultimo non va’ dimenticato l’impegno, anche quet’anno confermato, del pulmann che ad ogni gara interna della Dea  unisce Mapello ed altri centri vicini con lo stadio, fornendo un collegamento molto apprezzato per avvicinare anche i giovani in tutta sicurezza alla partita. ”

– Quanti iscritti ha il Club?

“Circa duecento ; quest’anno, grazie anche ai successi sportivi della DEA, e’ record!”

– Ci parli di quella che per lei e’ la “mission” di un club di appassionati di calcio.

“Penso che, oltre alla realizzazione di eventi, sia essenzialmente quella di DIFFONDERE la passione per la DEA nel TERRITORIO, avvicinando i giovani distratti da ……ben altre sirene!”

– Per concludere, ci fornisca valide motivazioni perche’ un giovane Atalantino dovrebbe impegnarsi nelle attivita’ del Club, dando cosi’ linfa vitale e possibilita’ di ringiovanimento.

“Tre motivi in sintesi: lo scopo volontaristico di partecipare attivamente alla propria comunita’, anche nell’ambito sportivo. Il senso di appartenenza al territorio ed alla nostra comune passione per la DEA, vera vetrina di Bergamo nel mondo. Il vivere l’esperienza atalantina con altri “confratelli”: chi conosce il pre e post partita nei nostri viaggi in pullmann per recarci alle gare sa’ come tali esperienze siano aggregative ed …..uniche!

Forza Atalanta!!!”

Agliati Maurizio e Comelli Carlo Alberto